sabato 24 settembre 2016

Allontanare l’ictus mangiando tre banane al giorno

ictus banane

Per allontanare l’ictus si dovrebbero mangiare tre banane al giorno. È ciò che hanno messo in evidenza gli studiosi dell’Università di Warwick e dell’Università di Napoli. Grazie al potassio presente nelle banane il rischio di incorrere in un ictus si riduce del 21%, visto che si abbassa il livello della pressione sanguigna.

Maggiori benefici per la nostra salute deriverebbero dalla riduzione contemporanea della quantità di sale che introduciamo nel nostro organismo. Una ricerca precedente aveva messo in luce il fatto che la banana è un naturale rimedio contro la pressione alta. Lo studio adesso riprende la questione, dimostrando l’utilità del potassio.
Non sono solo le banane che contengono il potassio, ma anche altri cibi, anche se bisognerebbe fare attenzione agli eccessi. Le noci, gli spinaci, le lenticchie, il pesce e il latte sono essenziali da questo punto di vista. Non dimentichiamo però che anche lo stile di vita sano riduce il rischio di ictus.

giovedì 24 marzo 2016

DEPILAZIONE O EPILAZIONE? QUESTO È IL PROBLEMA. CREME SOFT E CERETTE RADICALI

Epilati o depilati? Questione di feeling. Se siete per i metodi dolci allora la soluzione con la d è quella che fa per voi. Strumenti: creme o saponi depilatori, rasoi a lama o elettrici. L’operazione consiste nel decespugliare senza sradicare. Lato positivo, non si soffre. Lato negativo, si accelera la ricrescita e l’ispessimento del pelo.
Chi invece non teme lo strappo, può darsi all’epilazione. Condizione necessaria una lunghezza minima dell’arbustello di 4 millimetri. La tecnica prevede l’uso di ceretta e strisce, oltre a richiedere mano ferma e gesto deciso. Con gli epilatori a pinzetta la ripassata è d’obbligo per non lasciare tracce. Fino a due, (nei casi più fortunati) tre settimane, siete più leggere. Il dopo vale per tutte: non vanno applicate lozioni alcoliche o profumi perché la pelle si potrebbe irritare; va stesa una crema lenitiva e idratante per togliere l’arrossamento; meglio non esporsi al sole subito dopo, soprattutto in caso di ceretta: aspettate finché i puntini rossi, segno evidente del lavoro, non sono spariti. Tra i prodotti in crema, Depilzero promette un risultato di lunga durata e un ricrescita lenta, nella sua formulazione mette proteine e olio di jojoba che rispettano l’epidermide. Sotto la doccia il sapone depilatorio Veet Supreme Essence con fragranza di rosa e olii essenziali (9 euro circa), è pratico e veloce. Lo si stende sulla zona e lo si risciacqua con la spugnetta, meglio se ruvida. I barattolini di cera da scaldare sul fornelletto sono ormai obsoleti, meglio optare sui rulli autoriscaldanti roll on. La ricarica della cera è parte integrante dell’apparecchio e in 20 minuti circa sono pronti da passare (consiglio: date una spuntatina al pelo se è troppo lungo, patirete meno nello stendere il prodotto). Easy Wax (sempre della Veet) contiene 20 pratiche strisce in tessuto lavabile per un riutilizzo, quasi all’infinito, e due ricariche di cera e salviettine post epil per rimuovere i residui appiccicosi. Ci sono anche le strisce già pronte. Basta strofinarle tra le mani, dividere i lembi, come fosse del bioadesivo e posizionarle sulla pelle pulita e asciutta.
Quelle di Epil Stop di Bottega Verde (10,90 euro) sono arricchite con olio di mandorle dolci, per un lavoretto di fino adatto anche agli incarnati più delicati. Ma se si vuole risolvere il problema del pelo superfluo in modo definitivo, l'alternativa è il laser.
Il principio è quello della fototermolisi selettiva, dove gli impulsi bombardono in modo mirato la melanina del bulbo pilifero, scaldandola e distruggendola. Risultato, in 4 o 5 applicazioni si è fatta piazza pulita. Oggi la tecnica non è prerogativa solo dei centri estetici. La tecnologia è diventata home made. Un esempio rappresentativo (ma sul mercato ormai avete ampia scelta) è l'epilatore a luce pulsata Philips Lumea, costa circa sette anni di cerette (499 euro).

domenica 24 gennaio 2016

Bellezza uguale felicità?

Secondo una ricerca condotta dall’Università del Texas, sembra proprio di si, anzi, è persino più importante della salute e dei soldi. L’esito dell’indagine è il risultato di un’analisi approfondita di 5 grandi studi condotti tra il 1971 e 2009, in Germania, negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna.
  Certamente, non si fa fatica a credere che la bellezza sia un fattore importante, soprattutto se si considera il peso dato all’aspetto fisico e la voglia di apparire oramai sempre più dominante nella nostra cultura fatta di reality e profili facebook. E’ di qualche giorno fa, la notizia secondo cui l’aspetto estetico condizionerebbe persino un eventuale colloquio di lavoro.
 Secondo il team di ricercatori, però, la bellezza avrebbe una relazione diretta con la soddisfazione economica, avere un bell’aspetto, infatti, farebbe lievitare, per così dire, il conto in banca. L’autore dello studio che è stato pubblicato dall’Istituto tedesco per lo Studio del Lavoro, Daniel Hamermesh, ha precisato che:
L’effetto maggiore della bellezza sulla felicità arriva attraverso l’influenza sui risultati economici.
I dati elaborati da Daniel Hamermesh, che non bisogna dimenticare, è un economista, forse risentono di una visione troppo razionale, anche se si tratta di un mio parere e come tale opinabile. Hamermesh, infatti, ha preso in considerazione alcune variabili, tra cui anche l’autopercezione della propria bellezza e della propria prestanza fisica, che è fortemente condizionata dal giudizio degli altri.
Come molti sapranno, infatti, l’autovalutazione positiva o negativa, è un processo complesso, che risente di innumerevoli fattori e l’esito spesso non arriva da una riflessione oggettiva e razionale. Tuttavia, molti studi hanno confermato come una bassa autostima possa influire negativamente sulle prestazioni sociali.
I ricercatori, hanno coinvolto un gruppo di persone, che sono state interrogate sul livello di felicità sperimentato. Il risultato ha dimostrato come il 15% dei soggetti di bell’aspetto avesse dichiarato un 10% di felicità in più, rispetto a chi, nella classifica occupava gli ultimi posti.

Capelli


hair-color




Il lavaggio

Per lavare i capelli, acquistate uno shampoo specifico per il capello biondo, che abbia proprietà nutrienti e antiossidanti, ed a base di germogli di grano e di girasole, ed un balsamo della stessa linea: ottimo anche lo shampoo alla camomilla. Ricordate che i capelli non vanno lavati più di tre volte a settimana. L’ultimo risciacquo dovrebbe essere fatto con acqua fredda, alla quale potete aggiungere un po’ di aceto o di succo di limone per un effetto di super lucentezza.

La maschera

Almeno una volta alla settimana coccolate i vostri capelli con una maschera nutriente, idratante e riparatrice: per far penetrare meglio il prodotto, dopo averlo steso su tutta la lunghezza dei capelli, avvolgete la testa con un asciugamano tiepido.

Il phon

Non utilizzate mai il phon al massimo del calore, e non avvicinatelo troppo al cuio capelluto.

Maschera fai da te capelli biondi

1 tuorlo d’uovo – 1 cucchiaio di olio di oliva – 1 cucchiaino di miele

Mescolate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo: applicate la crema sulle punte, salendo fino alla metà della lunghezza dei capelli.

Tenete in posa 15 minuti, avvolgendo la testa con un asciugamano tiepido.

Sciacquate e lavate come d’abitudine.

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